In Italia esistono ancora alcune attività economiche che operano nell’ombra, eludendo la regolamentazione e causando mancati introiti fiscali per lo Stato.

Tra queste vi è il mercato del sesso e degli incontri a pagamento che è stato trascurato dallo Stato sia in termini fiscali che legali. I professionisti che operano in questo settore sono soliti ricevere pagamenti in contanti non tracciati, il che impedisce loro di essere soggetti a tassazione.

Tuttavia, a differenza di altri Paesi come la Germania o l’Olanda, questi lavoratori non godono di alcuna tutela legale e non hanno accesso alle tutele sanitarie e previdenziali per i professionisti e le partite iva. Non possono inoltre registrarsi come professionisti e aprire una partita IVA per versare le imposte e i contributi previdenziali.

Nonostante le difficoltà, è sorprendente notare che in Italia ci sono circa 100.000 lavoratori impiegati in questo settore, mentre circa 3 milioni di italiani usufruiscono dei loro servizi.

Alcune considerazioni sui dati del sex working in Italia

Analizzando più approfonditamente i dati, emerge che non esiste alcuna forma di protezione per il consumatore o per le transazioni nel settore considerato. Ogni operatore professionale può stabilire il prezzo che ritiene più opportuno per la prestazione richiesta, avviando in tal modo una negoziazione diretta con il proprio cliente.

Le stime indicano che le donne e gli uomini che lavorano in questo settore possono guadagnare somme considerevoli e ben più alte di molte altre professioni, ma al contempo non godono di alcuna forma di protezione o prevenzione sul lavoro.

Un altro dato degno di nota è rappresentato dal cambiamento delle tendenze di consumo: se in passato il mercato si rivolgeva principalmente a uomini over 40 ancora single o con esperienze di separazione alle spalle, oggi il target si è ampliato notevolmente.

L’aumento della richiesta di servizi di questo tipo da parte di donne e coppie che desiderano sperimentare la sessualità in modo libero e privo di pregiudizi, è stato esponenziale. Inoltre si è verificato un forte aumento dei consumatori tra i 18 e i 30 anni, che scoprono la sessualità attraverso video professionali online e decidono di accelerare l’esperienza affidandosi a incontri a pagamento.

L’utilizzo dell’online per l’incontro tra domanda e offerta

Un altro aspetto importante riguarda il canale attraverso cui gli incontri vengono organizzati. In passato, ci si affidava soprattutto al passaparola e a locali specifici per conoscere professionisti del settore.

Oggi, invece, chiunque può pubblicare annunci online su siti specializzati per trovare o rendersi disponibili per un incontro con una escort, accompagnatrice professionista o accompagnatore.

In questi siti è possibile pubblicare facilmente annunci e consultare i profili dei lavoratori disponibili per un incontro. Online è pieno di esempi di questo tipo, come il portale torinoerotica.com, che permettono così di sponsorizzare i propri annunci e rendersi disponibili in modo da rendere molto più semplice e diretto l’incontro tra domanda e offerta.

La diffusione di internet ha rivoluzionato questo settore, che sta diventando sempre più consolidato all’interno del mercato italiano, con una crescita annua di quasi un punto percentuale (movimentando quasi 4,7 miliardi di euro) senza però che le autorità economiche e del lavoro prendano una posizione per regolamentarlo.

Se venisse posto l’accento su questo mercato che ormai non è più trascurabile si potrebbero così avere enormi benefici, sia per i lavoratori che per la clientela, senza trascurare le entrate derivanti dalla tassazione per le casse del nostro Stato.

Di Grey