La vita davanti a sé

La Vita davanti a sé è un bellissimo film incentrato tutto sull’empatia la solidarietà dei protagonisti, così diversi tra di loro, per storie, nazionalità ed età

Il film è ambientato nella parte storica di Bari, dove si concentrano, vivono e si scontrano una moltitudine di etnie e di culture, ed è proprio qui che vive il piccolo Mohammed, chiamato da tutti Momò, un ragazzino di 12 anni , giunto in Italia dal lontano Senegal insieme alla mamma.

Arrivato con tante speranze e con la possibilità di vivere in un mondo migliore, la vita del ragazzo viene sconvolta dall’improvvisa morte della madre, Momò si ritrova solo, affidato momentaneamente alle cure di un medico, il quale non sa proprio cosa fare.

Il comportamento del ragazzo peggiora di giorno in giorno fino a quando cerca di rubare due candelabri ad una signora anziana di origini ebree che tutti chiamano Madame Rosà, e sarà proprio questo strano incontro che gli cambierà la vita.

Una donna è segnata dagli stenti e dalla paura patita in un campo di concentramento di Auschwitz, ma in lei è sempre vivo il desiderio di amore e carità verso coloro che sono più sfortunati, tanto che nella sua casa oltre ai figli di altre prostitute, trova un posto anche Momò.

Madame Rosà è per così dire una madre surrogata, li gestisce, li sfama, li cura, offre un posto sicuro dove stare e li educa, anche se a modo suo.

Il rapporto tra la vecchia signora ed il ragazzo, dapprima diffidente, diventa sempre più stretto, quasi a fargli dimenticare la famiglia che non ha.

L’ultima scena del film mostra il funerale della donna, al quale prendono parte tutti gli amici ed i protagonisti, che si riuniscono intorno alla sua tomba. Se sei appassionato di cinema e di doppiaggio di corti pubblicità e film ti consiglio una visita al sito di speaker italiano per video e voce italiana per documentari.

Di admin