Il concetto base del crowdfunding immobiliare è partecipare all’acquisto di un bene immobile per ottenere un rendimento costante derivante dall’affitto dello stesso o dalla sua vendita valorizzata nel tempo. Come accennato, esistono diversi modelli di applicazione come ad esempio il lending, ove l’investitore è titolare di un diritto di credito o l’equity, dove chi investe acquisisce quote della società. Nel primo caso una società propone un progetto di investimento e chi partecipa non diventa socio, ma acquisisce un diritto di credito: ad esempio, passato del tempo, l’investitore può richiedere il capitale indietro con un tasso di interesse maturato. Nel secondo caso invece, chi investe diventa parte della società con tutti gli oneri e onori che ne conseguono.

Il fenomeno di crowdfunding immobiliare è relativamente giovane e per questo in continuo mutamento ma rappresenta decisamente un modo innovativo di investire su beni immobili riducendo le distanze e facilitando l’accesso non solo a chi ha ampi capitali da spendere. Se è vero che in Italia l’equity crowdfunding in genere, non ha ancora preso piede, lo è altrettanto che il resto del mondo sta tentando di insegnarci qualcosa: in Inghilterra, tanto per guardare in casa nostra, come in America, nascono continuamente portali di successo dedicati esclusivamente al crowdfunding immobiliare. Matti gli altri o stupidi noi? Una risposta concreta sta cercando di darla Crowdestate.eu, piattaforma disponibile in Italia da maggio 2018 che nei suoi primi 4 anni di vita ha raccolto nel mondo 47 milioni di euro e distribuito 25 milioni di euro di rendite a oltre 23.000 investitori. Provare per credere! Potete accedere qui per visitare il sito Italiano di Crowdestate.eu e conoscere tutti i progetti di crowdfunding pubblicati, dopo una accurata selezione, ed ancora aperti agli investitori. Nel sito è presente anche un’area dedicata a chi è in cerca di finanziamenti per il proprio progetto immobiliare o d’impresa.

Di Grey