Nel momento in cui si decide di rottamare e demolire l’automobile, è indispensabile sapere come funziona l’intera procedura. Infatti, non basta portare l’automobile dallo sfasciacarrozze ma c’è un po’ di burocrazia con cui avere a che fare. Tra i tanti documenti che girano, il cosiddetto certificato di rottamazione è forse tra i più importanti. È facile che le persone che non si sono mai trovate in una situazione di questo tipo, non abbiano la minima idea di che cosa sia né tanto meno a che cosa serva. Il rischio è quello di buttare il certificato chissà dove dimenticandosene, quando invece svolge più funziona fondamentali. Per capire meglio come mai è così importante conservarlo con cura, vediamo quali sono i suoi scopi nel dettaglio.

Scarico di responsabilità

Per iniziare, il certificato di rottamazione contiene al suo interno data e ora in cui il veicolo viene preso in carico dello sfasciacarrozze. È un dato tutt’altro che trascurabile perché consente di scaricare la responsabilità. Qualsiasi cosa in cui il veicolo sia coinvolto dopo questo momento, non è più responsabilità dell’ex proprietario.

Cancellazione dal PRA

In secondo luogo, il certificato di rottamazione è un documento imprescindibile perché è l’unico che consente di cancellare il veicolo rottamato dal pubblico registro automobilistico. Non è un’operazione automatica ma occorre presentarsi al più vicino sportello Aci esibendo il certificato di rottamazione per procedere. Alcuni credono e sono fermamente convinti che basti arrivare con le targhe ma non è affatto così. Chi no ha con sé il certificato, non può fare nulla.

Potrebbe sembrare una cosa da poco ma la cancellazione serve per smetterei di pagare il bollo, cioè al tassa automobilistica. Chi non ha il certificato di rottamazione o non lo porta all’Aci, è quindi costretto a continuare a pagare il bollo auto e riceve in continuazione avvisi e cartelle esattoriali per saldare il suo debito. In fin dei conti, vale quindi la pena fare le cosa per bene se si vogliono evitare i costi della tassa automobilistica.

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Di Grey